"Gli Autografi di Alma": Massimo Morasso, a cura di Alessia Bronico.

Una dichiarazione d’amore a tutto tondo che non rende l’oggetto desiderato il fulcro...

Il vagabondare di Castiglione è un costante andare dall’aperto al chiuso...

I Dispositivi di cui Guglielmin scrive, sono strumenti in grado di agire emotivamente...

Ma cosa accomuna, quindi, l’indagine scientifica e la poesia? ...

Dissociazione vuol dire "separazione" e Silvia Gelosi sembra disunire un io da sé stessa...

I ricordi, affidandosi alle parole dell’autore, sono sempre lì che aspettano «in fila indiana»...

Occorre non avere paura di perdersi nell’opacità che li definisce...

È una poesia che non si spiega, non si fa mai esaustiva...

Per Elena Miglioli la parola poetica è un segreto che arriva da fuori...

Ci si muove, memori e rispettosi, entro mura di un passato contadino...

"Gli Autografi di Alma": Giovanna Frene, a cura di Alessandra Corbetta.

Sul palcoscenico di Consorti molte cose sono concesse e raccontate...

Certamente predomina il tema, topos cinematografico, dell’incontro clandestino dei due amanti nella stanza d’hotel...

In quest’opera l’autore mostra la necessità di pensare e vivere diversamente, per riacquisire spazi d’umanità enigmatica...

Dopo l’intero, si può tornare all’intero passando per il frammento? ...

Luca Vaglio riesce con particolare efficacia a restituire i chiaroscuri di una città complessa e incredibilmente affascinante...

Visione è la seconda parola chiave di quest’opera...

Intervista a Marco Munaro (Il Ponte del Sale Editore), a cura di Alessia Bronico.

Zippo narra l’amore scolpendolo nel verso e sublimando, senza punteggiatura o pause...