Nota di lettura a "Mercati & mercati" Antonio Semproni
Antonio Semproni con la sua ultima silloge poetica dal titolo Mercati & mercati (Transeuropa edizioni, 2022) mostra al lettore, con acuta e raffinata coscienza critica, una fotografia del mercato di oggi. Realizza un’opera poetica schietta, dura, dalla profonda lucidità. Fin dai primi componimenti risulta chiaro l’intento dell’autore: mostrare le varie sfaccettature del mercato senza nascondere la trama di un sistema precario, dove «le società vengono scisse smembrate / fatte a pezzi / come legna», «mercati dove l’uomo mangia pane / e mercati dove l’uomo ha sempre fame». Pertanto, si viene investiti, verso dopo verso, da una fermezza tipica di alcuni ruoli commerciali che non lascia spazio a umanizzazioni, volendo usare le parole di Semproni: «si devono stilare statistiche / che non guardino in faccia nessuno». Ed è alle vittime del sistema che l’autore volge lo sguardo: dalle braccianti ai piccoli dirigenti, dalle cameriere alle donne delle pulizie. Tra le vicende dei lavoratori sono messi in analisi gli strumenti di selezione per l’occupazione come il curriculum, «un resoconto organizzato della memoria lavorativa», e le specializzazioni che dovrebbero migliorare la posizione del lavoratore. Di diritti, determinazioni, tecnologie e auto-valorizzazioni, le poesie di Semproni sono il ritratto socio-economico secondo cui «il capitalismo ha conferito alla terra una complessione tonda / e flaccida».
«Non vedi quanto ci succhia via?» appare chiaro che l’autore appartenga alla medesima categoria del lavoratore flessibile, dalla pelle elastica, che può «assumere qualsiasi forma»; questo mutamento sembra determinato dall’introduzione del concetto di resilienza, caratteristica essenziale della quale l’uomo di questa epoca non può fare a meno. Quelli di Semproni sono versi che ammoniscono, impegnati e impegnativi, che tentano la rivoluzione partendo dalla consapevolezza dell’alienazione che il denaro produce nell’uomo, fino a desoggettivizzare l’essere.
Osso
A questi uomini non è rimasto un osso
non è questo il concetto di resilienza?
si può lavorare da casa in posizione yoga
non è un bel work-life balance?
evitare così la scoliosi e altre malattie professionali
in particolare di morire sul lavoro
ora che lì si vedono scheletri
che chiedono la pelle
Mercati e mercati
Ci sono mercati di frutta, verdura e formaggi
e mercati di blue chips, bond e bitcoin
mercati dove l’uomo mangia pane
e mercati dove l’uomo ha sempre fame
Siano compatiti questi affamati
che si ostinano a non volerne sapere
di gorgonzola radicchio noci e pere
nemmeno un gheriglio
parlano solo di comprare la piazza del mercato
per metterla in una immobiliare
che starà sotto una holding
che verrà quotata in borsa
a Milano, Parigi e New York
allontanandosi sempre più dall’oggetto del mangiare
Lista
Ci sono cose più importanti del lavoro
bisogna farne una lista
è un lavoro delicato buttarla giù
bisogna mettersi al lavoro prima del lavoro
essere a mente fresca
svegliarsi all’alba
ma svegliarsi all’alba rientra nella lista?
bisogna mettersi al lavoro dopo il lavoro
liberare la mente
tirare fino a notte tarda
ma tirare fino a notte tarda rientra nella lista?
bisogna rimandare ai giorni di festa
ma i giorni di festa rientrano nella lista o è il lavoro che rientra nei giorni di festa?
bisogna mettersi al lavoro
sì, ma quale?
Esportando democrazia
All’esame di diritto costituzionale
uno studente del Michigan disse di avere un vuoto
il professore gli permise di prendere del tempo
passò del tempo e lo studente disse di vedere tutto nero
il professore gli suggerì di presentarsi al prossimo appello
lo studente spiegò che era la Costituzione
a essersi macchiata tutta di nero
a forza di esportare democrazia in cambio di petrolio
il professore gli suggerì di presentarsi in Senato
Antonio Semproni (Tivoli, 1988) vive tra Tivoli e Roma. Ha pubblicato una raccolta di poesie in rima: Rime in prima copia, Controluna edizioni, 2020 (attestato di merito al Premio Lorenzo Montano 2022). Sue poesie sono apparse su vari blog (La rosa in più, Niedern Gasse, Mosse di Seppia, Collettivo Culturale TuttoMondo e La Seppia) e un suo racconto breve è apparso sul blog Gorilla Sapiens Finzioni.
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