Qui il mito e la storia si intrecciano, diventano canto e grido, ballata e profezia...

Un’azione siffatta, che necessita di una salda interdipendenza tra gesti e azioni...

L’io poetico si espande, andando incontro a vari personaggi...

Si intravede certamente la lettura attenta e interiorizzata di Emily Dickinson...

Eppure quella macchina, di cui parla Floris, sfugge a una definizione certa...

Per la modalità di occupazione del bianco della pagina che, in una sorta di lotta contro l’horror vacui vitae, conserva...

In questa immobilità si è soggetti alla gravità degli eventi...

Perché in effetti, nei nonluoghi, anche la percezione del passaggio dei minuti e delle ore pare sottrarsi all’andamento...

Una dichiarazione d’amore a tutto tondo che non rende l’oggetto desiderato il fulcro...

Il vagabondare di Castiglione è un costante andare dall’aperto al chiuso...

I Dispositivi di cui Guglielmin scrive, sono strumenti in grado di agire emotivamente...

Dissociazione vuol dire "separazione" e Silvia Gelosi sembra disunire un io da sé stessa...

I ricordi, affidandosi alle parole dell’autore, sono sempre lì che aspettano «in fila indiana»...

Occorre non avere paura di perdersi nell’opacità che li definisce...

È una poesia che non si spiega, non si fa mai esaustiva...

Per Elena Miglioli la parola poetica è un segreto che arriva da fuori...

Ci si muove, memori e rispettosi, entro mura di un passato contadino...

Sul palcoscenico di Consorti molte cose sono concesse e raccontate...

Certamente predomina il tema, topos cinematografico, dell’incontro clandestino dei due amanti nella stanza d’hotel...

In quest’opera l’autore mostra la necessità di pensare e vivere diversamente, per riacquisire spazi d’umanità enigmatica...