L’aspetto più interessante è forse la discrepanza che c’è tra l’uomo e l’immagine che Gozzano ha dato di sé stesso in poesia...

E forse è proprio questa sua anomalia rispetto al resto della produzione poetica di Pasolini...

Per Andrea Zanzotto non si può certo parlare di sottovalutazione, di vuoti editoriali o lacune critiche...

Già dagli anni Sessanta, infatti, Zanzotto denunciava i danni ambientali dell’industrializzazione e urbanizzazione...

Malgrado il suo nome sia noto quasi a chiunque, gli studi sulla vita e sulla produzione gozzaniana hanno oggi subito un drastico...

Ripensare (a) Pasolini: Pier Paolo Pasolini: 6 domande a giovani poeti...

È il dolore per un cambiamento, che anche quando ci spinge verso qualcosa di migliore comporta sempre una perdita...

La critica ha parlato, per questa seconda stagione sanguinetiana, di pseudo-diarismo o pseudo-biografismo, e non senza ragioni...

Si è parlato molto ad esempio di un’Amelia Rosselli poco inquadrabile nella poesia novecentesca italiana...

Com’è tipico in Sanguineti, le opere dialogano tra loro...

Mai l’Io di Rosselli resterà una voce unicamente autobiografica...

D’altro canto la scelta dialettale aveva anche il preciso intento di superare un disagio storico...

Unico, controcorrente, diverso per sua stessa ammissione...

Sanguineti invitava a considerare il momento “vulcanico” come una rivelazione...

La sua condizione di apolide rimanda più a quella dell’esiliato che del cosmopolita per scelta...

Ma vedi io non sono mai stato abituato a un contatto come il nostro...

«Quanti altri giorni, tordi e ingordi sono passati»...

L’unità di misura di queste liriche non è però il verso, ma la parola...

Io non ho mani che mi accarezzino il volto è la dolorosa ma consapevole confessione con cui si apre il percorso poetico del poeta...

Pavese stesso definisce questo momento come un’evoluzione dalla poesia-sfogo alla poesia-racconto...