A ciò si aggiunge il tragico avverarsi di quella profezia, già annunciata tra gli altri da Pasolini...

Così, lo sguardo tende sempre verso un’«infinita precisione» capace di accogliere e avvalorare qualsiasi differenza...

La forza della poesia di Piersanti in questo libro, come altrove, sta proprio nella dialettica...

Eppure quella macchina, di cui parla Floris, sfugge a una definizione certa...

Il vagabondare di Castiglione è un costante andare dall’aperto al chiuso...

Testimoniare è in fondo portare la memoria di qualcosa e ciò è chiarissimo nella stessa partitura della raccolta di Franceschetti...

In questo senso andrebbe guardato il rapporto tra poesia e prosa, quel dialogo che si crea, perfino dentro lo stesso testo...

Tuttavia, guardando in trasparenza il libro, pare che tutto possa essere ricondotto a un’antinomia...

Non a caso la dimensione del sonno, e del sogno, pare avvolgere tutto il libro...

Un libro che, per una volta, non offre antidoti o salvezze, che rifugge ogni funzione consolatoria...

Quel «prossimo e remoto» del titolo in fondo non ci parla solo del tempo, dell’erosione incessante che esercita su di noi e sulle cose...

La ciclicità è un elemento che sotterraneamente percorre questo libro e lo determina...

Creazione e distruzione sono i poli attraverso cui si muove la parola di Nibali...

Le Giovani Interviste di Alma: Francesco Ottonello, a cura di Emanuele Andrea Spano.

Una poesia che lavora prepotentemente sotto la parola e che alimenta quella parola...

Sarà che il termine “cronicismo” ha a che fare parecchio con il lessico della malattia...

La scissione è certo un elemento fondante di questo libro...

Questa consapevolezza si traduce in Marcantoni nella necessità di guardare quell’abisso...

La scrittura deve farsi strumento per raccontare le anse del reale, per portare alla luce le storture e le nevrosi del nostro mondo...

Le Canzonacce di Galli sono forse tali perché non temono di sporcarsi del reale...