top of page
Facebook Cover Photo.png

Nota di lettura ad "Attraversamenti" di Bartolomeo Bellanova

Immagine del redattore: Elena VerzìElena Verzì

Con Attraversamenti (Puntoacapo Editrice, 2024) Bartolomeo Bellanova realizza un’opera complessa che scandaglia il concetto di attraversamento nelle sue diverse accezioni. La dimensione spazio-tempo si fonde con la consapevolezza del sé trovando piena collocazione nelle varie sezioni.

In Visioni Periferiche emerge il tema del viaggio, destinato non esclusivamente a luoghi fisici reali (Bologna, Catania, Chiaravalle etc..) ma, come l’esergo della sezione anticipa, a “chi ha fame d’occhi è assetato d’anima” (Guido Ceronetti). Bellanova descrive scene quotidiane e marginali, con un realismo freddo che riflette la vita nelle periferie urbane: «Container casuale di pezzi e dettagli: / l’unghia laccata lo strappo il ginocchio / la coscia il cerume e il cavolfiore».

In De Natura, gli attraversamenti appaiono nelle riflessioni sul ciclo della vita e nella rigenerazione, con frequenti riferimenti a elementi naturali e stagionali: «Che cosa fanno i passeri / nella rete a strascico della nebbia / accovacciati nei loro romantici monolocali?». È facile poi shiftare dal tema della rigenerazione a quello dell’amore e dell’eros, dall’amore carnale a un amore che è strumento di comunione e dono spirituale. Si apprezza in Bellanova una energetica influenza dei testi sacri occidentali, dall’esergo tratto dal vangelo di Matteo ai riferimenti frequenti alle culture orientali, come i testi indiani dell’Upanishad.

Bellanova ci traghetta fino alla critica della società consumistica e tecnologica: «la parte più intima di ognuno risiede / nelle nostre animelle micro-SD»; «le foto i selfie gli aperol soda gli specchi del reame». 

Questi temi sono esplorati attraverso un linguaggio ibridato, con focus all'importanza della parola e come dice Franca Alaimo nella postfazione al testo «all’attenzione sul peso etico della parola attraverso la quale l’uomo può scegliere l’idea di aderire alla verità e alla libertà o di capovolgerle rispettivamente in menzogna e schiavitù» sottolineando la responsabilità nel giudizio finale. ​​


Bartoloneo Bellanova, AlmaPoesia, Copertina

 

Madre


L’hai visto bene all’ecografo il profilo

del tuo fagiolo d’amore

che succhia dai tuoi villi

t’assorbe e ti esplora?

 

L’hai visto galleggiare nel tuo acquario,

rimbalzare sulle pareti del suo mondo – ventretuo?

L’hai vista la fontanella del cranio, lo zampillo del verbo?

 

Portalo in riva al mare dove l’onda sfinita

gli racconterà che è stato girino, nibbio,

cacciatore di bisonti nella grotta di Lascaux:

Santa Chiara, il marchese De Sade, il Terzo Stato

tutto è già narrato in quei centimetri di carne.

 

Addormentalo sulle foglie fradicie dei nostri pianti

galopperà con un sonaglio in mano sull’unicorno

più bianco delle tue mammelle di latte.

 

Fa’ che dorma e sogni

sogni e dorma per venticinquemila anni

[uno sputo nella sputacchiera dell’eternità]

per gioire del decadimento radioattivo del plutonio-239

per raccontare ai suoi figli che in un tempo lontano

tra otto miliardi di ostaggi di bande di assassini

ci fu qualcuno che nascondeva semi sotto la neve.

 

Molteplice

 

Nelle mie molteplici nascite

e nelle molteplici morti

ho indossato diversi orientamenti sessuali

in involucri più o meno decenti

ho respirato il respiro di diaframmi ignoti

e la nicotina aspirata dal lampione

nel parco congelato.

 

Sono stato la formica operaia

che un bambino annoiato ha schiacciato

il guscio a spirale di un fossile marino

la casa del suo verme infreddolito.

 

Troppo ho dimenticato le voci

i nomi propri

le storie comuni

le nitide visioni

le ombre allungate

e dei troppi miei funerali.

 

Non c’è stata alba e non ci sarà tramonto già visto,

negli occhi faville di “una luce che brilla al di là di tutte le cose

che sono sulla terra, al di là di noi tutti, al di là dei cieli...

È la stessa luce che brilla nel nostro cuore.2

 

2 Chandogya Upanishad (3, 13, 7). Le Upanishad sono testi indiani

del periodo compreso tra l’VIII e il V secolo a.C che affrontano

l’interpretazione filosofico-mistica dell’antica parola rivelata.

 

Cucina internazionale


La crisi dell’umanità, che è allo

stesso tempo tanatologica (perché

porta in sé una minaccia di morte),

ecologica, economica, di civiltà e

storica (…) è una crisi antropologica

che riguarda la natura e il

destino della condizione umana.


(Edgard Morin, Svegliamoci,

Mimesis 2022)


Rovesciare nella gavetta

ovuli sbattuti e sperma sottratto

in ogni dove solo dalle copule d’amore.

 

Rimescolare con pazienza

in senso orario

in senso antiorario

e contro senso.

 

Prendere un cucchiaio d’acciaio grossolano

e porgere a tutti un assaggio

di questo unico zigote umano.

 

Attendere qualche secolo

se questa pasta nuova

lieviterà bene nelle pance

sarà una festa senza fine.

 

 

Bartolomeo Bellanova, AlmaPoesia

Bartolomeo Bellanova nasce a Bologna; dopo un percorso di studi finanziari si avvicina alla letteratura e pubblica i romanzi La fuga e il risveglio (Albatros Il Filo 2009) e Ogni lacrima è degna (In.Edit 2012). Partecipa ad antologie poetiche tra cui Sotto il cielo di Lampedusa – Annegati da respingimento (Rayuela 2014), Sotto il cielo di Lampedusa – Nessun uomo è un’isola (Rayuela 2015) e Distanze obliterale – Generazioni di poesie sulla rete (puntoacapo 2021). Ha fatto parte della redazione della rivista culturale lamacchinasognante nata nel 2015 e attiva fino al 2023. Ha pubblicato la raccolta poetica A perdicuore – Versi Scomposti e liberati (David and Matthaus 2015). È uno dei curatori dell’antologia Muovimenti – Segnali da un mondo viandante (Terre d’Ulivi 2016) che contiene gli scritti di 46 autori provenienti da sedici Paesi del mondo, attori in prima persona di fenomeni migratori.Ha pubblicato la silloge poetica Gocce insorgenti (Terre d’Ulivi 2017) e il suo terzo romanzo La storia scartata (Terre d’Ulivi 2018). Ad aprile 2021 è stata pubblicata la raccolta poetica Diramazioni (Ensemble). Perdite (puntoacapo) è il suo ultimo lavoro poetico pubblicato a ottobre 2022. Fa parte dello staff di Bologna in Lettere BIL, spazio di dialogo e condivisione di letteratura contemporanea.


Comments


Alma Poesia © 2019

Founder: Alessandra Corbetta

bottom of page