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Immagine del redattoreAlessandra Corbetta

"I Fumetti di Alma" (VIII Appuntamento)

Continuano le pubblicazioni del nuovo spazio di Alma Poesia "I Fumetti di Alma", dedicato alle interconnessioni tra poesia e fumetto attraverso approfondimenti teorici, interviste e creazioni di vignette ad hoc.

Da un'idea di Martina Toppi, il progetto è coordinato e seguito, oltre che dalla stessa Toppi, da Alessandra Corbetta e da Valentina Demuro, in collaborazione con Lo Spazio Bianco, che molto ringraziamo per la fiducia e la condivisione. A completare l'iniziativa, Roberta Pasculli, l'illustratrice che trasporrà in fumetto l'opera poetica di alcune autrici e autori contemporanei; questa stagione sarà dedicata alla poesia di Umberto Fiori.


Di seguito la terza e ultima parte del lavoro di Pasculli, introdotta da un commento di Corbetta, tratto da Alessandra Corbetta, “Sotto la luce, facce e facciate: il dialogo continuo tra io e noi nella poetica di Umberto Fiori”, in AA. VV. L’anello critico 2023. Annuario della poesia italiana contemporanea, Capire Edizioni, Forlì 2024.


Stando al suo significato etimologico, la fotografia è innanzitutto «scrittura con la luce», con riferimento al processo fisico e chimico che ve ne è alla base; lo studio della pratica fotografica affonda nell’antichità le sue radici, tanto che alcuni testi fanno iniziare da Aristotele la storia della fotografia e l’analisi del fenomeno della camera oscura. Già verso la fine del XVIII secolo, quando era ormai presente, seppur in forma latente, quello che Beaumont Newhall definiva «il mezzo con cui bloccare l’immagine elusiva della camera oscura» (Newhall 1984: 7), il processo fotografico era oramai pienamente affermato, per via anche della spinta energica della classe borghese che sempre più insistentemente domandava immagini.

Oggi, in una società oculocentrica come la nostra, nella quale la pervasività della Rete ha assegnato alla componente visiva e visuale un ruolo predominante nelle pratiche quotidiane tout-court, la fotografia torna con prepotenza ad affermare la propria voce, inserendosi a pieno titolo nei processi definitori per discernere cosa è reale da cosa non lo è e determinando ciò che deve restare nel raggio di veduta e cosa invece deve esserne escluso.

Occorre partire da qui e cioè dalla lunghissima tradizione nella quale la pratica fotografica si inserisce, insieme all’importanza che oggi – come mai prima – detiene, per costruire la cornice di riferimento dove deve essere collocato l’ultimo lavoro in versi di Umberto Fiori, Autoritratto automatico (Garzanti, 2023), arrivato nella cinquina della prima edizione del Premio Strega Poesia.

Il poeta di Sarzana infatti, dal 1968, colleziona foto-tessera, che lo ritraggono da solo, con amici o parenti, scattate nelle macchinette che ancora oggi si ritrovano in diversi luoghi pubblici e che iniziano a diffondersi nel nostro paese proprio agli inizi degli anni Sessanta (1962); la collezione[1], termine che Fiori sceglie per definire questa cospicua costellazione di suoi ritratti, arrivati a circa 750 e sistemati in due album (uno rosso e uno color tabacco), sarebbe dovuta rimanere “privata”, con la finalità di consentire al nostro di andare alla ricerca della sua vera faccia, come lui stesso afferma in Le case vogliono dire (Manni, 2023), nel capitolo dedicato ad Autoritratto automatico; ma, dopo una conversazione con Antonio Riccardi, editore, poeta e caro amico di Fiori a cui vengono mostrate tutte le foto, e su suggerimento del medesimo, rimasto particolarmente colpito da questa singolare operazione, nasce l’idea di scrivere dei testi a partire da quelle immagini(...).


[1] Come specificato anche nella “Presentazione” di Autoritratto automatico, Fiori ci tiene a caratterizzare questa sua singolare operazione con il termine di “collezione”, per distinguerlo da quello di “raccolta”; se quest’ultima, infatti, prevede uno scopo prefissato e il perseguimento di norme precise per costituirla, la collezione, invece, deve inglobare al suo interno quanti più oggetti possibili, senza la necessità che questi vengano selezionati o catalogati sulla base di un qualche parametro.



Umberto Fiori, Roberta Pasculli, Alma Poesia

Umberto Fiori, Roberta Pasculli, Alma Poesia

Umberto Fiori, Roberta Pasculli, Alma Poesia



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