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Gli inediti di Alba Flores Robla

Immagine del redattore: Marisol Bohórquez GodoyMarisol Bohórquez Godoy

Versi semplici, ma precisi. È così che vedo la poesia di Alba Flores. Come il colpo di un'ascia che taglia la legna per il fuoco. Flores è la mano che impugna l'ascia e in un preciso colpo di attrezzo, che non pretende di essere il più sofisticato, ci dona il combustibile che accende la fiamma, capace di scaldarci le ossa nell'inverno più crudo. Le prime due poesie riflettono un certo grado di angoscia per la possibilità della perdita o per la già inevitabile assenza della persona amata; testi in cui rivela la sua fragilità e sensualità di donna innamorata. Le ultime due, invece, sono permeate da una forte dose di ironia per mostrare la loro insoddisfazione per quell'essere-destino-maledizione che è la donna sotto lo sguardo ingiusto di una società patriarcale. E sebbene la scrittrice esprima quel bisogno imperante di liberarsi da quei legami, allo stesso tempo sembra mostrarci crudamente che nemmeno la morte ci salverà da queste incriminazioni assurde.


Versos sencillos, pero certeros. Es así como veo la poesía de Alba Flores. Como el golpe de un hacha que corta la leña para el fuego. Flores es la mano que empuña el hacha y en un golpe preciso de una herramienta, que no pretende ser la más sofisticada, nos entrega el combustible que enciende la llama, capaz de calentar nuestros huesos en el invierno más crudo. Los primeros dos poemas reflejan cierto grado de angustia ante la posibilidad de pérdida o ante la ya inevitable ausencia del ser amado; textos en los que deja ver su fragilidad y sensualidad de mujer enamorada. Los dos últimos, en cambio, están permeados por una fuerte dosis de ironía para mostrar su descontento ante ese ser-destino-maldición que es la mujer bajo la mirada injusta de una sociedad patriarcal. Y aunque la escritora expresa esa necesidad imperante de liberarse de aquellas ataduras, a la vez parece mostrarnos con crudeza que ni siquiera la muerte nos salvará de ese señalamiento absurdo.


Apocalisse


Se domani tu ti svegli

ma io non mi sveglio.

Se domani tu non ti svegli

ma io sì mi sveglio.

Se scoppia una guerra,

o un’epidemia,

se arrivano gli zombie,

o gli alieni.

Se finisce il mondo.

Se cadono asteroidi

sopra al pianeta.

Se il sole si spegne

o passa da nana gialla a gigante rossa

e dopo a nana bianca.

Se ci inghiotte un buco nero.

Se impazzisco,

o entro in coma,

o in stato vegetativo.

Se ti ammali e mi dimentichi,

o se mi ammalo e ti dimentico.

Se mi accusano di un crimine che non ho commesso,

oppure sì,

se finisco in carcere

giustamente o ingiustamente

e non vuoi venirmi a trovare

o non lascio che tu venga a trovarmi.

Se qualcosa di questo genere succede,

se non c’è tempo di parlare di nuovo con te,

che tu sappia che sarò tranquilla.

Non succede nulla.

Io ho già fatto quello che dovevo fare:

arrivare nella tua vita.

Tu hai già fatto tutto quello che potevi fare:

abbracciarmi,

accarezzarmi i capelli piano

permettermi di restare

al tuo fianco.


Apocalipsis


Si mañana tú despiertas

pero yo no despierto.

Si mañana tú no despiertas

pero yo sí despierto.

Si empieza una guerra,

o una epidemia,

si llegan los zombies,

o los aliens.

Si se acaba el mundo.

Si caen asteroides

sobre el planeta.

Si el sol se apaga

o pasa de enana amarilla a gigante roja

y luego a enana blanca.

Si nos engulle un agujero negro.

Si enloquezco,

o entro en coma,

o en estado vegetativo.

Si enfermas y me olvidas,

o si enfermo y te olvido.

Si me acusan de un crimen que no he cometido,

o que sí,

si acabo en la cárcel

justa o injustamente

y no quieres venir a verme

o no dejo que vengas a verme.

Si algo de esto sucede,

si no me da tiempo a hablar de nuevo contigo,

que sepas que estaré tranquila.

No pasa nada.

Yo ya hice lo que tenía que hacer:

llegar a tu vida.

Tú ya hiciste todo lo que podías hacer:

abrazarme,

tocarme el pelo despacio

dejar que me quedara

a tu lado.


Questa poesia


Questa poesia

ha pareti di legno

e una porta che si affaccia sul bosco.

Dentro ci siamo tu e io

ciascuno in una stanza

separati da una congiunzione coordinante

che è un muro sottile.


Io ti chiamo

tu vieni

ti faccio posto nella mia camera

mi guardi

c’entro? domandi

sì, sono magro

e ti accosti al mio fianco

lasciami

per favore

stringerti con le mie braccia e odorare i tuoi capelli

tu lo permetti

però io chiudo gli occhi e non mi muovo

la verità è che non voglio

stringerti con le mie braccia e odorare i tuoi capelli

voglio solo dormire con te

fuori da questa poesia

in un momento.


Este poema


Este poema

tiene paredes de madera

y una puerta que va a dar al bosque.

Dentro estamos tú y yo

cada uno en una habitación

separados por una conjunción coordinante

que es un tabique fino.


Yo te llamo

tú vienes

te hago sitio en mi cama

me miras

¿quepo? preguntas

sí, soy delgado

y te acuestas a mi lado

déjame

por favor

rodearte con mis brazos y oler tu pelo

te dejas

pero yo cierro los ojos y no me muevo

la verdad es que no quiero

rodearte con mis brazos y oler tu pelo

solo quiero dormir contigo

fuera de este poema

en algún momento.



Requiescat in pace


quando sarò morta

verranno tutti a ballare sulla mia tomba


si, già lo vedo

come ridono e come si prendono i miei fiori

come rimuovono la terra con i loro piedi vecchi

come cantano


tu fosti la mia infelicità

tu la causa della mia disgrazia

tu mi ingannasti

tu mi abbandonasti

tu mi obliasti

tu fingesti di amarmi

tu la peggiore figlia

tu la più ingiusta

tu la più egoista

tu la più crudele delle donne

tu spezzasti le tue promesse

tu mai perdonasti

tu troppo compiacente

tu troppo disobbediente

tu sempre così pigra

così poco impegnata

tu così poco saggia

tu così pazza

tu così sconsiderata

così poco sacrificata

tu così malvagia


nessuno avrebbe dovuto proteggerti

nessuno avrebbe dovuto prendersi cura di te

o nessuno avrebbe dovuto amarti


si, già li vedo

sono come un coro di angeli


…avresti meritato di stare sempre sola


Requiescat in pace


cuando esté muerta

vendrán todos a bailar sobre mi tumba


sí, ya los veo

cόmo ríen y se llevan mis flores

cόmo remueven la tierra con sus pies viejos

cόmo cantan


tύ fuiste mi infelicidad

tύ la causa de mi desdicha

tύ me engañaste

tύ me abandonaste

tύ me olvidaste

tύ fingiste amarme

tύ la peor hija

tύ la más injusta

tύ la más egoísta

tύ la más cruel de las mujeres

tύ rompiste tus promesas

tύ nunca perdonaste

tύ demasiado complaciente

tύ demasiado desobediente

tύ siempre tan perezosa

tan poco trabajadora

tύ tan poco sensata

tύ tan loca

tύ tan desconsiderada

tan poco sacrificada

tύ tan malvada


nadie debió protegerte

nadie debió cuidarte

ni nadie debió amarte


sí, ya los veo

son como un coro de ángeles


…merecías haber estado siempre sola


Profumi di campo


Profumi di campo

dicesti

e con timore chiesi

e il profumo di campo è buono o cattivo?


pensasti al letame o ai fiori quando mi toccasti?

ti sembrò la mia pelle la dura pelle di una vacca?

profumava la mia chioma di pioggia? era scura e bagnata come terra scura e bagnata?

c’era sabbia sotto le mie unghie?

ti ho urticato la mano senza volerlo? è stata ruvida la mia carezza?

il mio corpo era forse freddo e sfuggente come le alghe del fiume?

profumavo di rana o di menta? di rifiuti o di mentuccia?

sembrava che avessi la bocca piena di pesci o di lana?

pensasti a me come un campo in estate o un campo in inverno?

i miei occhi ti sembrarono verdi, bianchi o gialli? erano asciutti o sembrava che piangessero?

trovasti paglia sui miei vestiti quasi mi fossi distesa sul suolo?

ti rendesti conto che, di qualsivoglia forma, essere campo mi piaceva?


Hueles a campo


Hueles a campo

dijiste

y con miedo pregunté

¿y oler a campo es bueno o malo?


¿pensaste en el estiércol o en las flores cuando me tocaste?

¿te pareció mi piel la dura piel de una vaca?

¿olía mi pelo a lluvia? ¿estaba oscuro y mojado come tierra oscura y mojada?

¿había arena bajo mis uñas?

¿te ortigué la mano sin pretenderlo? ¿fue mi caricia áspera?

¿era acaso mi cuerpo frío y escurridizo como las algas del río?

¿olía a rana o a hierbabuena? ¿a vertedero o a menta?

¿parecía que tuviera la boca llena de peces o de lana?

¿pensaste en mí como campo en verano o campo en invierno?

¿te parecieron mis ojos verdes, blancos o amarillos? ¿estaban secos o parecía que lloraban?

¿encontraste pajas en mi ropa de haberme revolcado por el suelo?

¿te diste cuenta de que de cualquier forma ser campo me gustaba?


Il commento, in italiano e spagnolo, è a cura di Marisol Bohòrquez Godoy.

La traduzione in italiano dei testi di Alba Flores Robla è a cura di Davide Toffoli.


Alba Flores Robla risiede a Leόn, dove si laurea in Filologia Inglese. È docente in istituti di Educazione Secondaria. È membro del progetto letterario #PLATAFORMA (Leόn, 2016). I suoi ultimi libri pubblicati sono Autorregalo (Ediciones en Huida, 2017) e Digan adiόs a la muchacha (Rialp, 2017). Questo libro ha ricevuto il Premio adonais 2017 e il Premio El Ojo Critico de RNE di Poesia 2018. Le sue poesie sono apparse in varie riviste letterarie come Piedra del Molino, Anáfora o El Fuego.

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