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Immagine del redattoreAlessandra Corbetta

Gli Assaggi di Alma: "Rime e varianti per i miei musicanti" di Alida Airaghi

Continuano le proposte del nuovo spazio di Alma Poesia "Gli Assaggi di Alma": qualche testo estrapolato da raccolte per noi interessanti che verranno recensite, nei mesi successivi, sulle nostre pagine, ma che già a partire da ora, con questa forma, possono sedimentarsi nelle nostre lettrici e nei nostri lettori.


"Gli Assaggi di Alma" ospitano oggi Alida Airaghi con il suo Rime e varianti per i miei musicanti (Marco Saya, 2020), con prefazione di Ranieri Polese.



BATTISTI


II


Mi tremano le mani

se penso alle stentate primavere

passate; finiti i soldi,

anche l’amore faticava.

Ma non ti rassegnavi:

“domani sarà meglio, domani

andremo fuori

a comprare scarpe libri vestiti;

tutta nuova ti voglio vedere,

regalarti dei fiori”.

Attrice comprensiva

rispondevo facendoti coraggio:

maggio giugno l’estate

indolente che arriva.

Passa un giorno, poi un anno.

Non cambiava mai niente.


DE GREGORI


I


Tutto quello che di me ti rimane

è un indirizzo vecchio,

una foto di gruppo

e un mazzo di carte seminuove.

Ci giocavamo la sera;

vincevo ogni volta col fante

di cuori,

e tu ti arrabbiavi.

Ti ho cancellato,

cupidino imbronciato:

labbra faccia e poca fantasia.

Restiamo amici, imploravi;

ma una scarsa voglia di vivere

stanca. Fuori piove,

il tuo odore di fumo

non mi manca.


MARTINI


III


Infine arriva, atteso,

il giorno triste dell’addio,

mio uomo minimo

che facevo grande.

Invece, tanto fragile e cialtrone

mi sei crollato addosso invertebrato.

Posso, devo, voglio confessarti

(in questa nostra ultima occasione)

che è stato solo un grosso malinteso.


TENCO


IV


Probabilmente non lo sai

o non vuoi confidarlo

nemmeno a te stesso.

Hai bisogno di me.

Sempre, e adesso.

Per questo sono qui, stasera:

pena di noi, oppure

un cuore troppo tenero.

Timore che perdendomi

tu finisca per perderti.

Eccomi, allora,

e non è stato facile.

Scalare una montagna

per chiederti «Lo vuoi,

il mio bene, ancora?»


Alida Airaghi è nata a Verona nel 1953 e risiede a Garda. Dopo la laurea in lettere classiche a Milano, è vissuta e ha insegnato a Zurigo per il Ministero Affari Esteri dal 1978 al 1992. Collabora a diverse riviste, quotidiani e blog italiani e svizzeri. Tra le sue pubblicazioni di poesia: L'appartamento, in Nuovi Poeti Italiani, 3 (Einaudi 1984), Rosa rosse rosa (Bertani 1986), Il peso del giorno (La Luna - Grafiche Fioroni 2000), Litania periferica (Manni 2000), Un diverso lontano (Manni 2003), Frontiere del tempo (Manni 2006), Il silenzio e le voci (Nomos 2011), Nuovi Poeti Italiani, 6 (Einaudi 2012), Elegie del risveglio (Sigismundus 2016), Omaggi (Einaudi 2017), L’attesa (Marco Saya editore 2018). Inoltre, presso le edizioni Lietocolle, sono uscite le plaquette: Il lago (1996), Sul pontile, nell'acqua (1997), Litania periferica (1998), Le mura di Verona (1998). Suoi racconti sono antologizzati in: Appuntamento con una mosca (Stamperia dell'Arancio 1991), Fine dicembre (Le Onde 2010), Qualcosa del genere (Italic Pequod 2018). Ha pubblicato cinque ebook: Recensioni e articoli 1976-1999 (2016); Inverni e primavere (2016);Sui poeti (2017); Il suicidio nel pensiero greco (2017), Altre recensioni 2011-2019 (2018). Il romanzo breve In cornice è uscito da Ensemble Edizioni nel 2019.

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