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Immagine del redattoreAlessandra Corbetta

Novità editoriale: "Estranea (Canzone) (Nuova edizione riveduta)" di Maria Pia Quintavalla

Proponiamo alcune poesie tratte dalla nuova edizione riveduta di Maria Pia Quintavalla Estranea (Canzone) (Puntoacapo Editrice, 2022), con note di Andrea Zanzotto, Marisa Bulgheroni e introduzione dell’Autrice.


Ma intanto si ravviava in

infiniti riccioli equamente

affiatati cari dell’infanzia ribelle

lì tradita e abbandonata, ritornava

più altera e allegra

gran cieli (e grandi occhi) giacché conosciuti

in corpo di donna concresciuta

…………

e la favella aliena

o muta di quegli uomini nuovi a lei


IV


Lei aveva l’ardire in punta di scarpette rosse

preferire cancellare tracce dove

doni silenti, vuote camerate fresche

che tradivano che cantavano le stelle –

(intanto scesero)


e portavano a dire

amiche là vicine le buone

accoccolate storie che più tardi senza


VII


Quella canzone fu il (nuovo) pavido

problema che si diffuse come morte.

Già cancrena, essi voltarono

infine stanchi. Né cavalieri né armi


ma strambotti,

fenditure, (capoversi) orizzonti

intese a fondo né indagate.


IX


Allora grida e sortilegi, spinte della

vita con le spalle chine e le finestre

chiuse laggiù nell’ombra del

fiorito fiume, che a tratti buono

tutto blu e profondo le facevano

un vuoto (monito),

allora lei sentiva che poteva

e domenica rifarsi intatta

congiungere i due lembi

del passato, e due nel terzo

occhio dimoravano (felici).


*


In fondo alfine giunto fosse

un mite mare (dal centro)

e dall’incedere

(mare) la forma al centro sola

zolla che al forte e più terreno dire,


intanto intente giovani

in puntello,

sedute in braccio e forti

strette e avvinghiate, (ripetere)

la storia che lei gustando dentro

al cuore, muta intesa


stringere rifàcere (canzoni).



Mariapia Quintavalla

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