Novità editoriale: "Estranea (Canzone) (Nuova edizione riveduta)" di Maria Pia Quintavalla
Proponiamo alcune poesie tratte dalla nuova edizione riveduta di Maria Pia Quintavalla Estranea (Canzone) (Puntoacapo Editrice, 2022), con note di Andrea Zanzotto, Marisa Bulgheroni e introduzione dell’Autrice.

Ma intanto si ravviava in
infiniti riccioli equamente
affiatati cari dell’infanzia ribelle
lì tradita e abbandonata, ritornava
più altera e allegra
gran cieli (e grandi occhi) giacché conosciuti
in corpo di donna concresciuta
…………
e la favella aliena
o muta di quegli uomini nuovi a lei
IV
Lei aveva l’ardire in punta di scarpette rosse
preferire cancellare tracce dove
doni silenti, vuote camerate fresche
che tradivano che cantavano le stelle –
(intanto scesero)
e portavano a dire
amiche là vicine le buone
accoccolate storie che più tardi senza
VII
Quella canzone fu il (nuovo) pavido
problema che si diffuse come morte.
Già cancrena, essi voltarono
infine stanchi. Né cavalieri né armi
ma strambotti,
fenditure, (capoversi) orizzonti
intese a fondo né indagate.
IX
Allora grida e sortilegi, spinte della
vita con le spalle chine e le finestre
chiuse laggiù nell’ombra del
fiorito fiume, che a tratti buono
tutto blu e profondo le facevano
un vuoto (monito),
allora lei sentiva che poteva
e domenica rifarsi intatta
congiungere i due lembi
del passato, e due nel terzo
occhio dimoravano (felici).
*
In fondo alfine giunto fosse
un mite mare (dal centro)
e dall’incedere
(mare) la forma al centro sola
zolla che al forte e più terreno dire,
intanto intente giovani
in puntello,
sedute in braccio e forti
strette e avvinghiate, (ripetere)
la storia che lei gustando dentro
al cuore, muta intesa
stringere rifàcere (canzoni).

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