Gli inediti di Giuseppe Mastroianni
Questi inediti di Giuseppe Mastroianni, che convergono nella costruzione della mini-silloge Come la tua città inglese, si avvalgono di un lessico mutuato dal linguaggio quotidiano e procedono con un ritmo evidentemente narrativo, attraverso il quale viene ricreato l'andirivieni della dimensione urbana, richiamata anche tramite una terminologia specifica che include marciapiedi, strade, pattuglie, negozi e banconi. Il merito di Mastroianni sta nel non ridurre però la metropoli a luogo autoreferenziale o spazio in cui collocare un'azione ego riferita ma di farla divenire scenario privilegiato di osservazione di una condizione al contempo sociale e personale. I versi disincantati di Mastroianni portano a riflettere sull'oggi, sulle molte andature claudicanti che lo percorrono, in una rincorsa destinata già in partenza a non tagliare alcun traguardo.
Come la tua città inglese
Come la tua città inglese
nevico e mi rincorro nel gelo
quando cade il venerdì
e sono tutti fuori
per tornare a casa
tranne le donne
dalle calze malandate.
In principio era il marciapiede
esso contemplava la strada
le persone che spingevano
le specie sociali alla rivolta
per chiedere le brioche come
quelli del quarto o quinto Stato
che oggi fumano e si Marxturbano
bistrattando con disgusto le rosse.
Questa tua è la marcia
la soglia spossata dalla condizione
di aver per figlio l’aria
nonostante tutto l’amore
e i grandi gesti fatti per
chiudere la porta di casa
con neanche i fantasmi alle spalle.
Come la tua città inglese
le pattuglie della stradale erano dispiegate
mentre attentavamo alla vita
con un altro compromesso
e aggiornavamo il conteggio
dei passeggini nei negozi
coprendoci imprudenti
dopo il caldo africano
che c’era stato fino alle due e mezza.
Ci arrestò il bisogno
il nero al bancone che chiese
di ballare a fine serata
mentre ignorava i nostri vestiti rimasti orfani
e macchiati dai migranti spacciati
per derrate umane nelle scatolette.
Ho smesso allora di essere
la corsa del freddo raziocinio
e il continuo delocalizzato.
Io mi integravo come la tua città inglese
al tempo del salario
e delle vecchie case inorridite.
Lì erano le donne malandate
incinta dell’insoddisfatto
e della riprovazione
che partorirono con un rigurgito
ebbero per figlio il gelo.
Giuseppe Mastroianni è uno scrittore e poeta attualmente residente nel Regno Unito. Nel 2015 completa la sua formazione universitaria e comincia un lungo periodo di ricerca artistica e lavorativa attraverso una variegata serie di esperienze. Oltre che in Europa, trascorre parte del suo tempo nell'India del Nord, dove si trattiene per un anno intero principalmente a Nuova Delhi. Affascinato dalla bellezza della parola, rincorre una poesia propria mediante ricerca e sperimentazione passando dalle Upanishad alla letteratura Postmoderna. Sospiri (2020) è la sua prima raccolta di poesie.
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