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Immagine del redattoreAlessia Bronico

Intervista a Danilo Mandolini (Arcipelago Itaca)

Per il settimo appuntamento con "Le Case di Alma" c'è Danilo Mandolini, ovvero Arcipelago Itaca, intervistato da Alessia Bronico.


Arcipelago Itaca nasce nel 2015, il nome arriva da una precedente pubblicazione quadrimestrale, un magazine. Quali sono le motivazioni che l’hanno portata ad avventurarsi nel mondo della poesia e chi è un editore?


Sì. Il nome "Arcipelago itaca" (*) viene da "Arcipelago itaca blo-mag" ("blo-mag": in quanto un misto tra un blog e un magazine digitale) che è appunto stata ed è ancora, anche se adesso si è di fatto trasformata nella newsletter della casa editrice, una pubblicazione quadrimestrale che è circolata e circola online, in formato pdf, fin dal 2010 e con l'obiettivo di promuovere la diffusione della poesia contemporanea e non solo.

Nel 2015, vista l'esperienza maturata con il "blo-mag" e complice la mia situazione lavorativa personale che in quel particolare momento era in fase - diciamo così - di "stand by", è stato abbastanza naturale pensare che "Arcipelago itaca" potesse divenire il nome, il marchio, di una casa editrice che si occupasse esclusivamente di poesia e di quanto strettamente connesso con la poesia. Alla base della decisione di avviare le attività di una casa editrice specializzata in poesia, in ogni caso, c'è la mia passione, appunto, per questa forma di espressione artistica. Io stesso sono un autore di versi e questo aspetto è stato certamente determinante per la nascita di Arcipelago itaca Edizioni.

Un editore è innanzitutto una persona che dedica particolare attenzione al lavoro degli altri. Un editore di poesia è un piccolo imprenditore che è consapevole che nello svolgimento della propria attività combatterà soprattutto con il rischio di poter perdere risorse economiche piuttosto che avere a che fare con l'opportunità di guadagnarne a sufficienza. Un editore che si occupa di poesia è un individuo che ama lavorare "immerso" nella poesia.



(*) Perché "Arcipelago itaca"?

"Arcipelago" = Come aggregazione di differenti e singole entità, come sinonimo della parola "insieme", come condivisione.

"itaca" = Come nome proprio e noto di un'isola, sì, ma anche come "espressione" proveniente da una tradizione letteraria tra le più antiche e più alte e che rimanda al desiderio di ritornare, all'aspirazione di vivere una dimensione di vita quanto più possibile umana e che diviene - attraverso l'"espediente" dell'utilizzo della "i" minuscola - vera e propria allegoria del ricordo e dell'irrinunciabile azione del ricordare.


Arcipelago Itaca è attenta al mondo della traduzione, della critica e conta ben otto collane. Chi si occupa della selezione dei testi e quali sono i criteri per la pubblicazione? Quando e come un editore investe su un libro?


Arcipelago itaca Edizioni pubblica testi di poesia italiana attraverso diverse collane dedicate alla poesia più tradizionalmente lirica, alla cosiddetta poesia o scrittura di ricerca, alle opere prime in versi e alla poesia dei giovani. A tutto questo si aggiungono le traduzioni in italiano di opere in versi di autrici ed autori stranieri, opere di critica della poesia ed altre e varie "contaminazioni" in cui protagonista è comunque sempre la poesia. Arcipelago itaca Edizioni persegue, in sintesi, l'obiettivo di testimoniare, il più possibile a 360°, il grande fermento che contraddistingue la poesia dei giorni nostri.

Arcipelago itaca Edizioni è dotata di un Comitato di lettura i cui membri sono i vari responsabili di collana ed alcuni altri redattori. Al Comitato di lettura e ai responsabili di collana è affidato il compito di proporre e valutare opere da pubblicare. Se un'opera viene ritenuta idonea (siamo molto attenti alla qualità dell'opera piuttosto che al nome dell'autrice o dell'autore), questa viene poi pubblicata. Selezioniamo opere in versi da pubblicare anche grazie al nostro omonimo premio editoriale nazionale che ogni anno individua 5/6 lavori che possono essere poi trasformati in altrettanti volumi di versi.

Un editore che si occupa di poesia dovrebbe sempre lavorare per cercare di pubblicare ciò che ritiene essere la migliore proposta possibile in poesia. È chiaro che un editore può comunque sbagliare qualche scelta. Va in ogni caso precisato che riceviamo moltissime proposte ed abbiamo di conseguenza una programmazione che va abbastanza in là nel tempo. Capita quindi che diverse autrici e diversi autori interessati a collaborare con noi decidano poi di non attendere i nostri tempi.

Dove sta andando la poesia, secondo lei, e dove si orienta la sua casa editrice?

Dire bene verso dove la poesia si stia dirigendo è tema molto complesso da affrontare. Molti sono gli aspetti che concorrono a rendere davvero articolato l'ambito in questione; un ambito che richiederebbe spazi molto più ampi di quelli messi a disposizione da un'intervista.

Mi sento comunque di affermare che come accade in molti altri ambiti dell'arte contemporanea, e non soltanto - ed ormai da molto tempo -, l'attenzione dei potenziali fruitori si sposta sempre più incondizionatamente verso l'autrice o l'autore - che diviene quindi anche "personaggio" - piuttosto che verso l'opera di questi. Credo che in poesia tenderà a mancare sempre più l'idea di una fruizione completa, ed aggiungerei davvero consapevole, di un testo. Quanto sto dichiarando rimanda inconfutabilmente al tema della diffusione della pratica della lettura che è il vero anello critico dell'intera "filiera" e che richiederebbe pagine e pagine di analisi per essere correttamente affrontato.

Chiudo semplicemente dicendo che in Arcipelago itaca Edizioni cerchiamo, come accennato in precedenza, di mantenere salda l'attenzione soprattutto verso l'opera, piuttosto che verso chi la scrive - che è sì importante, chi la scrive, ma che non è mai l'unico ed esclusivo protagonista del contesto di cui stiamo trattando.

Arcipelago Itaca e la comunicazione, la sua gestione: quanto e in che modo la promozione ricade sull’autore oggi mentre in passato, in assenza di supporti digitali, era demandata interamente alla casa editrice?


Le vendite dei libri di poesia, in Italia, rappresentano sì e no l'1% del "mercato" totale. Questo, nonostante si pubblichino sempre più titoli di poesia. In questo contesto, pensare che un editore possa mettere in campo chissà quali e quante operazioni promozionali a supporto di un libro di poesia è pura follia. Non ci sono gli spazi economico/finanziari per cui questo possa realmente accadere e, d'altronde, a guardare bene ciò che fanno anche i cosiddetti grandi editori a favore delle opere pubblicate nelle proprie collane di poesia, si può facilmente scoprire come questo sia spesso meno di ciò che un cosiddetto piccolo editore fa.

In ogni caso, in Arcipelago itaca Edizioni:

● facciamo circolare, presso i cosiddetti addetti ai lavori, i file .pdf dei libri che pubblichiamo per un totale di 1.500 / 2.000 email l'anno;

● inviamo ai principali premi nazionali di poesia dalle 250 alle 300 copie dei volumi che pubblichiamo ogni anno. Questa importante attività ci ha permesso di ottenere numerosi riconoscimenti nei principali premi nazionali di Poesia (primo premio in occasione del "Viareggio - Rèpaci", del "Pontedilegno", del "Pordenonelegge - I poeti dei trent'anni", del "Tirinnanzi" - Sezione dialetti e di molti altri - Qui, il dettaglio: https://arcipelagoitaca.it/pages/i-riconoscimenti-ottenuti-dai-volumi-pubblicati-da-arcipelago-itaca-nei-premi-letterari-italiani);

● rilanciamo dandone visibilità - sul nostro sito e nei nostri vari spazi social - ogni recensione o vetrina di testi dedicata ai titoli che pubblichiamo.

Fondamentale e necessaria - per tutto quanto in precedenza evidenziato, come lo è sempre stata e per ottimizzare al massimo i risultati finali - è comunque l'azione di promozione svolta personalmente anche dall'autrice/autore.

Arcipelago Itaca e la rete, con tutti gli aspetti ad essa connessi: blog, social media, riviste digitali, per citarne alcuni: sarebbe interessante conoscere l’impatto sui testi, ma anche sulle vendite e sulla diffusione del libro. Quali i vantaggi e quali gli svantaggi?


Rilevante è l'impatto che i vari blog e le varie riviste digitali hanno sui libri di poesia. La rete è ormai un mezzo irrinunciabile per la veloce diffusione e la prima conoscenza di una qualsiasi opera. Ci rivolgiamo spesso proprio a blog e a riviste digitali per stimolare recensioni o vetrine di testi in grado di far conoscere al meglio il contenuto di un libro di versi da noi pubblicato. In generale riscontriamo che le recensioni e le vetrine di testi che escono favoriscono - nei limiti dei numeri del mercato totale in precedenza evidenziati - le vendite dei volumi.

Dal nostro punto di vista non riscontriamo svantaggi relativamente alle attività in questione.

Come accennato in risposta alla precedente domanda, utilizziamo poi sistematicamente i nostri social per dare visibilità a tutti questi contributi.


IL nostro sito:

https://arcipelagoitaca.it/;


Il nostro gruppo Facebook:

https://www.facebook.com/groups/1017432441619677;


La nostra pagina Facebook:

https://www.facebook.com/arcipelagoitaca/;


La nostra pagina Instagram:

https://www.instagram.com/arcipelagoitaca/;


Il nostro canale youtube:

https://www.youtube.com/channel/UCLlhdLBuxHVDq8ulAE1hZkQ.

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