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"I Fumetti di Alma": XV Appuntamento

  • Immagine del redattore: Valentina Demuro
    Valentina Demuro
  • 4 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

Se qualcuno volesse provare l’esperienza della poesia visiva, Poems to see by: a Comic Artist Interprets Great Poetry di Julian Peters (edito da Plough Publishing House) sarebbe certamente il libro perfetto su cui posare lo sguardo. Il volume, infatti, raccoglie un ventaglio di testi poetici in lingua inglese proposti da Peters nella versione fumetto da lui stesso realizzata. Sfogliandolo, ogni poesia che si incontra diventa una piccola esperienza immersiva nelle atmosfere evocate dai versi (in didascalia) e dalle immagini. Ciò che si evince subito è il rispetto per la parola, interpretata graficamente con un sentire che si fa inchiostro e riesce, mirabilmente, a restituire una lettura iconica fedele sia nelle forme e sia nei colori (laddove proposti). Se non dovesse bastare la bellezza di questa antologia, consigliamo di visitare anche il sito di Peters in cui sono “fumettizzati”, tra gli altri, anche alcuni poeti italiani come Vittorio Sereni o Giuseppe Ungaretti.Nato da padre canadese e madre italiana, l’autore è entrato in contatto con i lavori dei principali fumettisti italiani, dai disegnatori di Topolino a Hugo Pratt, passando per Dylan Dog e Andrea Pazienza[1]. Nelle tavole presenti sul suo sito, nonché in quelle proposte in the Poems to see by, si vede come abbia attraversato la lezione dei grandi maestri, trovando, però, un proprio stile grafico in ognuna delle sperimentazioni offerte. Non credo sia un caso il fatto che gli autori che compongono il suo background di lettura e studio abbiano tutti in sé una precipua poetica a condurre, tendenzialmente, lo sviluppo delle storie che raccontano. Si pensi ad esempio a Pratt, alla capacità evocativa dei suoi acquerelli (che, si è detto, non rappresentano solo un paesaggio ma uno stato d’animo) e alla elegante tensione poetica delle sue storie, o alla produzione di Dino Battaglia, dedicata alla trasposizione delle opere letterarie in fumetto.

Se già in generale in questa rubrica stiamo affrontando la questione della sinergia tra poesia e fumetto, in particolare, con il lavoro di Peters, possiamo addentrarci in una riflessione molto interessante intorno al concetto di “traduzione”. Per favorire un felice passaggio di contenuto, suono e sensazione da una lingua a un’altra è necessario porre una buona dose di attenzione e rispetto nei confronti del testo e, al contempo, non bisogna trascurare la propria individualità artistica, l’intuizione della percezione e della sensibilità intellettuale. Dice Franco Buffoni: ≪l’unico modo onesto di avvicinarlo, pur se tra il mio prodotto e il suo rimarrà sempre, e per forza, una diversità, lontano come sono dal sognare una traduzione quale perfetto double (o perfetta fotocopia) dell’originale.[2]≫ Cosa succede, dunque, quando cambiano non solo la lingua e il parlante ma anche le forme del linguaggio? Nel nostro caso, il lavoro di Peters non si muove solo orizzontalmente (nonché, ovviamente, verticalmente, nel senso dell’analisi dentro la parola), traducendo i testi delle poesie, ma compie un ulteriore passaggio interpretativo che riporta nel segno grafico stesso un valore semantico. Da un lato vi si coglie la propria cifra stilistica, l'intuizione artistica che realizza iconograficamente parole, suoni, e significati secondo il proprio modo di sentire il testo poetico per riproporlo con un altro linguaggio; dall’altro, il tipo di disegno cambia a seconda del tema e dell’autore, dimostrando, così, non soltanto un rispetto profondo nei confronti della poesia scelta, ma anche accuratezza e attenzione nella ricerca espressiva che non tradiscono né il poeta né l'illustratore. Il segno e l’icona sono in dialogo continuo e si compenetrano più efficacemente nella realizzazione delle figure retoriche dove uno supporta l’altra e viceversa. Pur appartenendo alla stessa mano, le tavole ci mostrano stili di disegno molto diversi tra loro, lasciando che il lettore (del sito come dell’antologia) resti incuriosito e sorpreso continuamente, non sapendo se si troverà davanti agli occhi le suggestioni cromatiche di un acquerello, una storia manga, un chiaroscuro alla Frank Miller, o altro ancora che vi invitiamo a scoprire.

 

Il sito dell’autore: https://julianpeterscomics.com/ 


Alma Poesia
Annabel Lee, Edgar Alla Poe
Alma Poesia
Le mani, Vittorio Sereni
Alma Poesia
The Given Note, Seamus Heaney
Alma Poesia
Veglia, Giuseppe Ungaretti


[2] Franco Buffoni, La traduzione del testo poetico tra XX e XXI secolo, Interlinea, 2023

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