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  • Immagine del redattoreAlessandra Corbetta

Gli Assaggi di Alma: "Cosmoscopio" di Jonata Sabbioni

Aggiornamento: 10 feb 2022

Continuano le proposte del nuovo spazio di Alma Poesia "Gli Assaggi di Alma": qualche testo estrapolato da raccolte per noi interessanti che verranno recensite, nei mesi successivi, sulle nostre pagine, ma che già a partire da ora, con questa forma, possono sedimentarsi nelle nostre lettrici e nei nostri lettori.


"Gli Assaggi di Alma" ospitano oggi Jonata Sabbioni con il suo Cosmoscopio (Arcipelago Itaca 2020), con prefazione di Massimo Morasso.



Al vertice dello specchio d’inverno

vive un albero ed in esso muove

un cuore, un limpido battito d’ali.

Nel cielo luminoso, nel cielo grande

che sovrasta le pareti e scopre

l’orizzonte verticale, un aereo

frammento di vita sbalza

il confine, misura lo spazio.


Ascolta in silenzio:

è il vibrare infinito del ramo.


*


Ti vedo fluire nel sibilo

che vibra l’edera sul muro

oppure dimorare nella stanza

e poi fuggire oltre le porte,

quando le tue sembianze

parola, stigma abbagliante,

disponi. Una voce trasale

lontano rovesciando l’aria

in un vortice incandescente:

è un suono venuto in sogno

questo mio lamento, un fuoco

dolcissimo che non si ode.


*


Entro nei pochi metri quadrati che mi contengono per gran parte dei miei giorni. Mi chiedo dove sarei se avessi preso altre decisioni. Mi chiedo dove dovrei essere, dove sarebbe il mio posto se questa sedia e questa scrivania mi sembrassero, improvvisamente, luoghi inabitabili. Ieri sera ho visto alla TV uno speciale sullo sbarco sulla Luna. La televisione mi fa capire l’irrilevanza di quanto vediamo. Il fatto che vediamo un piede umano per la prima volta sul suolo lunare mi pare la dimostrazione di come tutto ciò che si può vedere possa anche affievolirsi, sparire. L’uomo è arrivato sulla Luna e per l’umanità non è cambiato nulla. Io continuo ad essere inerme. Mi chiedo dove si interromperà il tempo della mia coscienza.


Jonata Sabbioni nasce ad Amandola (FM) nel 1985 e vive ad Ancona. È ingegnere edile e architetto. In ambito poetico, ha esordito con il libro Al suo vero nome (L’Arcolaio, 2010 – introduzione di Filippo Davoli), cui hanno fatto seguito Riconoscenze (L’Arcolaio, 2015 – introduzione di Adelelmo Ruggieri) e, nel dicembre 2020, Cosmoscopio (Arcipelago Itaca edizioni, 2020 – introduzione di Massimo Morasso). Sue poesie sono incluse in antologie, riviste e pubblicazioni online. Redattore di «Nuova Ciminiera» e della Radio on web Radio Incredibile, ha fondato e diretto il periodico di cultura e attualità «lAforisma». Scrive di architettura, ambiente e città per vari spazi online di approfondimento culturale. È autore di recensioni e commenti critici sulla poesia contemporanea per alcune riviste online e si occupa di promuovere la poesia attraverso iniziative pubbliche e reading.

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