Gli Assaggi di Alma: "Terre sospese" di Elizabeth Grech
Aggiornamento: 10 feb 2022
Con questo appuntamento, inauguriamo il nuovo spazio di Alma Poesia "Gli Assaggi di Alma": qualche testo estrapolato da raccolte per noi interessanti che verranno recensite, nei mesi successivi, sulle nostre pagine, ma che già a partire da ora, con questa forma, possono sedimentarsi nelle nostre lettrici e nei nostri lettori.
Ad aprire "Gli Assaggi di Alma" è Elizabeth Grech con il suo Terre sospese (Capire Edizioni 2019).
Novembru
Nixtieq inħares lejn ħsibijieti
bħalma nħares lejn l-oranġjo tal-weraq
jitħarrek fir-riħ ta’ Novembru.
Nixtieq inħares lejn ħsibijieti
bħalma nħares lejn is-sħab
qoton imdendel ġoċ-ċelesti.
Nixtieq inħares lejn ħsibijieti
bħalma nħares lejn rixa
titbandal bil-mod lejn l-art.
Novembre
Vorrei guardare i miei pensieri
come guardo l’arancio delle foglie
danzare nel vento di novembre.
Vorrei guardare i miei pensieri
come guardo le nuvole
cotone sospeso nell’azzurro.
Vorrei guardare i miei pensieri
come guardo una piuma
posarsi dolcemente sulla terra.
Traduzione a cura di Virginia Monteforte
Kwarta
Ġufha vojt iperper.
Il-muskoli molol stirati
jerġgħu
lura
f’posthom
bil-mod.
Ġenbejha mbenġla.
Riġlejha storduti
bil-loppju jnemnem
fil-vini.
Imma issa
ħadd ma jista’ għaliha:
għandha il-ħolqien
maqbud bejn dirgħajha.
Il-wisa’ ta’ qalbha
kiber,
kiber ħafna aktar
milli qatt kienu wissewha.
Mewġa kalma
li tfiet it-tiġbid inemnem.
Għajnejha mwaħħla
fuq żaqqu tielgħa u nieżla,
iċ-ċokon ta’ xufftejh,
sakemm sidirha
jintefaħ sa kważi jixpakka,
jibbies u
jqattar il-ġiżimin.
Taf
li daqt jitħarrek
u toħroġ minn fommu
dik il-bikja li tfittixha.
Bikja li titħassar,
bih ħaġa waħda ma sidirha.
U dik il-kwarta
jeżistu biss
hi u hu.
Il quarto d'ora
Grembo vuoto senza peso.
Come molle tirate, i muscoli
riprendono
lentamente
il loro posto.
Fianchi ammaccati
gambe addormentate
anestesia tremolante
nelle vene.
Ma adesso
lei è forte:
tiene la vita
tra le sue braccia.
L’espansione del suo cuore
molto più grande
di quanto le avessero detto.
Un’onda leggera
copre la distesa del dolore.
Guarda incantata
la sua pancia che s’alza e s’abbassa
le sue labbra minuscole.
I seni
si gonfiano quasi a spaccarsi,
rigidi stillano gelsomino.
Sa che presto
il suo pianto verrà a cercarla.
Fin quando col suo seno
sarà una cosa sola.
Nel quarto d’ora
dove esistono solo
lei e lui.
Traduzione a cura di Virginia Monteforte
Blu
Inħobb il-blu,
ma.
Il-blu tas-sema, tal-baħar,
il-blu mnikket, imġiegħed
il-blu nebbiexi
li nilmaħ
fl-iswed t’għajnejk.
Blu
Amo il blu,
mamma.
Il blu del cielo del mare
il blu mosso
il blu impertinente
che scorgo
nel nero dei tuoi occhi.
Traduzione a cura di Massimo Barilla
Elizabeth Grech, traduttrice, lavora con vari sociologi, ONG e organizzazioni culturali e artistiche. È anche una traduttrice letteraria e traduce in francese diversi poeti/scrittori maltesi contemporanei. Alcune delle sue traduzioni sono state oggetto di pubblicazione mentre alcune poesie sono state pubblicate su riviste letterarie. Da alcuni anni scrive poesie in maltese, alcune delle quali sono state pubblicate in antologie e riviste di poesia in varie lingue (inglese, italiano, francese, albanese, greco). La sua prima raccolta di poesie bejn baħar u baħar è stata pubblicata da Merlin Publishers (Malta, 2019). La traduzione italiana di Massimo Barilla e Virginia Monteforte, Terre sospese è stata pubblicata da Capire edizioni (Forlì, 2019). La traduzione greca di Ioanna Karamali è stata pubblicata da Vakxikon Publishers (Atene, 2021).http://unemeretlautre.com
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