Intervista a Piera Mattei (Gattomerlino Edizioni)
- Alessia Bronico

- 3 giorni fa
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Per il dodicesimo appuntamento con "Le Case di Alma" c'è Piera Mattei, ovvero Gattomerlino Edizioni, intervistata da Alessia Bronico.

Gattomerlino nasce nel dicembre 2010, nell'ambito delle edizioni Superstripes Press ed è curata e diretta dalla scrittrice Piera Mattei. Perché Gattomerlino? Quali sono le motivazioni che vi hanno portato ad avventurarvi nel mondo della poesia e chi è un editore?
Gattomerlino perché quando fondavo la casa editrice mi lasciava Merlino, uno straordinario gatto soriano, che aveva vissuto con me, sui miei fogli e i miei libri, per oltre diciotto anni, e non volevo dimenticarlo.
Ho bisogno però di un chiarimento: le nostre edizioni hanno aperto, sì, con la collana di poesia straniera in traduzione e la letteratura scientifica in traduzione e, in un secondo tempo, hanno inaugurato anche una collana di proposte di poesia in italiano, però hanno altre collane per la prosa, anzi hanno recentemente indetto un premio per racconti ambientati sul luogo di lavoro o di studio. Il bando è sul sito web della casa editrice, www.gattomerlino.it
Chi è un editore? Posso dire di me: prima di aprire la casa editrice ho pubblicato, come autrice, libri di racconti, di critica letteraria e di poesie e ho a lungo collaborato con pagine culturali di giornali e con varie riviste letterarie, in particolare con “pagine”, rivista di poesia internazionale. Sono perciò un editore ibrido – anche autore, traduttore, anche critico – che ogni giorno, spera di ascoltare, aprendo il suo computer, voci che destino il suo interesse. E se le trovo provo veramente un grande piacere, una gioia. Da quel piacere le riconosco come voci di autori da scegliere e seguire, e con i quali creare anche un legame d’amicizia. Purtroppo sono sommersa anche da proposte ingenue o presuntuose, perché davvero si fa presto a dire, scrivo poesia!
Sul sito della casa editrice si legge che Gattomerlino: «parte dalla consapevolezza che "l'invenzione" ha caratteristiche analoghe nei diversi ambiti del sapere, e accetta la sfida di mediare il rapporto tra cultura scientifica e letteratura, tra scienza e intuizione e produzione poetica, facendo nascere in uno stesso ambito testi poetici in traduzione, saggi sulla poesia e brevi saggi di divulgazione scientifica di importanti scienziati». Cos’è nuovo e con quali elementi coincide? Dove sta andando la poesia, secondo lei, e dove si orienta la vostra casa editrice?
La poesia deve essere nuova? Non credo, credo che come tutta la letteratura debba essere “vera”, cioè non volontaristica, non fasulla. Questo è essenziale nella poesia come nella prosa, perché la sensibilità e la capacità di far veramente “parlare le parole”, penso che sia una sola. Certo è un azzardo da parte mia credere di riconoscere quanto suona vero, ma questa è la scommessa ed è quanto m’interessa.
Seguendo questo criterio dell’ascolto, accolgo proposte che tra loro non sono uniformemente orientate. E i “gruppi” mi hanno sempre provocato una certa claustrofobia. Tuttavia l’amicizia che nasce tra i “miei” autori, il reciproco riconoscimento delle loro libere personalità, mi gratifica molto.
Gattomerlino e la comunicazione, la sua gestione: quanto e in che modo la promozione ricade sull’autore oggi mentre in passato, in assenza di supporti digitali, era demandata interamente alla casa editrice?
La personalità e l’intraprendenza di un autore sono sempre state fondamentali.
Ma nei decenni passati molto potente era la critica. Fino ad alcuni decenni fa, cioè prima che la rete diventasse, da strumento straordinario per la diffusione della conoscenza, soprattutto il mezzo per l’intrattenimento superfluo, era il “critico” che, con il suo prestigio, in qualche modo “imponeva” a un editore importante il “suo” autore. Oggi alle voci dei critici si sovrappongono rumorosamente i mille rivoli della chiacchiera.
Quanto a Gattomerlino, poiché queste edizioni si fanno carico delle spese di produzione e pubblicazione, entrare a farne parte dovrebbe già essere considerato un riconoscimento critico, un premio. Spesso il libro porta anche la nota critica dell’editore, ma sempre alla pubblicazione facciamo seguire la presentazione nel nostro Spazio Gattomerlino, a Roma, in Borgo Vittorio 95, individuando le persone adatte allo scopo, anche tra gli autori precedentemente pubblicati. Infine cerchiamo le occasioni (incontri e talvolta anche premi) nelle quali il libro avrà ragionevole sicurezza di essere, se non scelto, almeno letto. Ripeto, la personalità e l’ottimismo dell’autore restano ingredienti fondamentali per farsi leggere e apprezzare.
Gattomerlino e la rete, con tutti gli aspetti ad essa connessi: blog, social media, riviste digitali, per citarne alcuni: sarebbe interessante conoscere l’impatto sui testi, ma anche sulle vendite e sulla diffusione del libro. Quali i vantaggi e quali gli svantaggi?
I social hanno creato l’illusione che ognuno, al mattino, dopo la sua tazza di caffè o di thè, possa produrre la sua poesia. Un’inflazione che porta a una svalutazione del prodotto e alla diffusa illusione di potersi chiamare poeta in base al numero di like ricevuti. Proprio per il narcisismo che alimentano, i social non servono alla diffusione dei libri, ma, eventualmente solo a produrre un focherello in rapido spegnimento, un applauso come alla festa di compleanno che all’indomani è finita, solo intorno al proprio libro. Molti (troppi!) scrivono poesie, pochi leggono i libri di poesie, infine quasi nessuno ne compra, se non per fare un piacere a un amico. Devo dire che, avendo cominciato le edizioni traducendo autori stranieri noti nel loro paese, molto interessanti, e continuando tuttora a farlo, devo veramente faticare per accendere intorno a loro un qualche interesse. Ma l’idea che un piccolo gruppo di autori possano riconoscersi come “eletti” dalle nostre edizioni, è compenso per me sovrabbondante.



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