LUCA GAMBERINI è nato a Bologna il 21 aprile 1986.
Si laurea prima in Lettere con una tesi sui bestiari medievali nell’Inferno della Divina Commedia, successivamente in Italianistica con una tesi sui Poemi Conviviali di Giovanni Pascoli e infine si laurea in Storia Medievale con una tesi sulla figura di Catone nelle opere di Dante.
Di professione è consulente di investimenti; ha dedicato diversi anni al volontariato in ambito sociale, ha poi avuto collaborazioni giornalistiche presso alcune redazioni bolognesi di quotidiani nazionali e infine anche brevi esperienze gastronomiche come aiuto chef.
Vive a Bologna e il legame con questa città lo si ritrova in diversi suoi componimenti.
Scrive ancora – per scelta – con una Olivetti Lettera22, con la quale ha ideato il format delle #poesiespresse con cui gira locali, fiere, ristoranti ma anche portici e strade di città, omaggiando passanti con una poesia sempre diversa scritta al momento.
Ha pubblicato NeoKlassico (Ilmiolibro.it, 2014) e Un etto d’amore (Lascio?) (Ensemble, 2018).
Dice della poesia: «La poesia è la forma stilistica più social e moderna possibile: immediata, istantanea, diretta. Deve essere aperta, coinvolgere, uscire per le strade e non chiudersi nei salotti. Allo stesso tempo deve cogliere l’opportunità dei social per creare condivisioni sempre più ampie. Deve raccontare il contemporaneo senza spaventarsi della diffidenza che le ruota intorno; deve anzi sperimentare e contaminarsi con altre forme espressive: per quanto l’amore e la bellezza siano i temi a me più cari, non viviamo soli al mondo, ed è forse compito dei poeti più di altri raccontare il tempo che stiamo vivendo, con coraggio se serve, sempre con assoluta sincerità verso il reale e verso il lettore.»