Alessandra Corbetta
Gli Assaggi di Alma: "L'età dell'uva" di Mattia Tarantino
Continuano le proposte del nuovo spazio di Alma Poesia "Gli Assaggi di Alma": qualche testo estrapolato da raccolte per noi interessanti che verranno recensite, nei mesi successivi, sulle nostre pagine, ma che già a partire da ora, con questa forma, possono sedimentarsi nelle nostre lettrici e nei nostri lettori.
"Gli Assaggi di Alma" ospitano oggi Mattia Tarantino con il suo L'età dell'uva (Giulio Perrone Editore, 2021), con prefazione di Giorgiomaria Cornelio.
Dammi una parola
onesta, che risolva
la brevità del mondo e delle cose;
che sia oppure indeclinabile,
sospesa nella voce a stabilire
cos’è che dura e cosa non ha tempo.
*
Ero un bimbo e già intrecciavo
la peste ai gelsomini. I denti
mi crebbero otturati, il pane
si insinuava nelle ossa, e nelle ossa
avevo i germi dei profeti quando accostano
gli uccelli e il vaticinio: ogni stormo
ora è segno di catastrofe.
*
C’è qualcosa che si sgretola tra i nervi,
la carestia, l’estate, o forse un nome
che ha perso le vocali eppure trema.
Non basta il vento per salvare
stamattina questo cielo che precipita.
*
I morti odiano le rime
complicate. Eppure spesso
giocano a imitarle:
è un peccato non abbiano la lingua.
*
Ricordami che casa è dove sai
camminare a luce spenta e non cadere.
Mattia Tarantino (Napoli, 2001) codirige Inverso – Giornale di poesia e fa parte della redazione di Atelier. Collabora con numerose riviste, in Italia e all’estero, tra cui Buenos Aires Poetry. I suoi versi sono stati tradotti in più di dieci lingue. Ha pubblicato L’età dell’uva (2021), Fiori estinti (2019) e Tra l’angelo e la sillaba (2017).
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